Avete mai sentito parlare dei benefici delle riunioni fatte mentre si cammina o mentre si fa attività? Diversi studi lo dimostrano: oltre al benessere fisico e mentale, le riunioni “in cammino” aumentano la capacità di risposta, la concentrazione e la creatività!
Walter Isaacson, biografo di Steve Jobs, ha spesso raccontato della passione del fondatore di Apple per le riunioni in movimento, che affrontava con piacere e stimolo. Lo stesso Isaacson, convocato per la stesura della biografia, fu accolto con un walking meeting perchè “fare una lunga passeggiata era per Steve Jobs il modo migliore di avere una conversazione seria”.
Ora non è detto che se da domani iniziassimo a replicare anche noi gli walking meeting avremmo gli stessi risultati di Steve Jobs, ma alla teoria possiamo associare i dati oggettivi riscontrati da 3 studi recenti sul tema.
- La Stanford University ha realizzato 4 esperimenti per analizzare da vicino gli walking meeting. In sintesi sono stati sottoposti a dei volontari una serie di test standard, da realizzare seduti in ufficio e poi mentre passeggiavano all’aperto. I test miravano ad intercettare le capacità cognitive e creative di ognuno. I ricercatori della Standford University, Marily Oppezzo e Daniel L. Schwartz, hanno sorprendentemente riscontrato effetti molto positivi sulla seconda modalità, ovvero la risposta agli stessi test mentre si faceva attività:
«Camminare all’aperto ha permesso di generare le analogie creative più innovative e di miglior qualità. Abbiamo poi separato gli effetti degli stimoli ricevuti all’aperto, da quelli ottenuti camminando indoor: camminare all’aperto permette il flusso libero di idee ed è una soluzione semplice e concreta per chi ha l’obiettivo di incrementare la propria creatività».
- Il secondo studio ha affrontato l’argomento partendo da un altro approccio. Il lavoro condiviso di 3 ricercatori, di 3 università diverse, Russell Clayton (University of South Florida), Christopher Thomas (Saint Louis University) e Jack Smothers (University of Southern Indiana), ha coinvolto 150 lavoratori e le loro abitudini lavorative:
«In breve – si legge nella pubblicazione – abbiamo scoperto che le persone che partecipano a dei walking meeting hanno una possibilità maggiore del 5,25 per cento di essere più creativi nel loro lavoro. Inoltre, le risposte [dei partecipanti] suggeriscono che camminare durante le riunioni supporta la concentrazione al lavoro. Coloro che fanno meeting camminando, infine, hanno l’8,5 per cento di probabilità in più di essere maggiormente coinvolti nel lavoro che fanno».
- Il terzo e ultimo dossier è quello della scuola di medicina della University of Miami. Il dottor Alberto Caban-Martinez, tra i promotori della ricerca, ha spiegato alla CNN:
«Molte persone dichiarano spesso di non avere il tempo di andare in palestra o fare esercizio, dopo il lavoro. Il nostro studio pilota ha rivelato che convertire una parte del tempo al lavoro in una riunione a passeggio ha un beneficio reale per la salute cardiovascolare e, potenzialmente, persino per la produttività».
Non solo sono stati certificati benefici per le riunioni in movimento o mentre si fa attività, ma, come sottolinea Kimberly Elsbach, professoressa alla University of California, la sedentarietà lavorativa nuoce alla salute e provoca stress ulteriore:
«Sappiamo che la creatività e l’innovazione migliorano quando le persone cambiano ambiente, specialmente quando si sceglie la natura. Restare indoor, nello stesso posto, ha effetti dannosi sul pensiero creativo. Le nuove idee hanno bisogno di “ruminare” e sedimentarsi nelle nostre menti per fiorire: non uscire danneggia anche questa attività».
Diversi medici interpellati hanno consigliato vivamente di abbracciare l’idea degli walking meeting o quanto meno di associare dell’attività fisica durante la giornata lavorativa. Tra questi Ted Eytan, direttore del Kaiser Permanente Center for Total Health. Secondo i suoi studi il cervello umano si rilassa durante le passeggiate, attraverso il rilascio di sostanze chimiche che combattono stress e ansia, sostanze che non vengono rilasciate quando si resta seduto in ufficio o alla propria postazione. E poi c’è l’aspetto della comunicazione: gli walking meeting abbattono le barriere tra dipendenti, imprenditori e manager di vario genere e la conversazione risulta più sincera, fluida e stimolante.
In Dc Group stiamo studiando da mesi la possibilità di organizzare walking meeting frequenti, quando possibile e realizzabile. Se all’inizio eravamo incuriositi da questa nuova modalità, i risultati di questi studi ci spingono ad accelerare in questa direzione, perché una risorsa che trae benefici da una nuova iniziativa è una risorsa più felice e motivata e questo è uno degli obiettivi della nostra azienda.