Il team building sta acquisendo sempre più importanza nelle strategie aziendali. In passato relegato a ‘operazione di facciata’, oggi genera realmente coesione e momenti di legame intensi che stimolano le persone alla collaborazione e al confronto, con beneficio di azienda, risorse e business
Il team building, la “costruzione della squadra”, è un concetto utilizzato sempre di più per inquadrare le aziende di oggi e si riferisce ad una serie di attività che possono essere svolte sia all’interno che all’esterno dell’ambiente di lavoro. 24 Ore Business School lo definisce un vero, <<potente strumento a disposizione delle aziende per aiutare i propri dipendenti a lavorare insieme nel modo più corretto al fine di ottenere risultati di business altamente soddisfacenti e saper lavorare in team significa collaborare con gli altri membri del gruppo per la realizzazione di un unico obiettivo, anteponendo il bene comune ai propri vantaggi. Un team che lavora bene insieme, funziona ed eccelle: sa quali sono i suoi obiettivi e come può raggiungerli>>.
Il team building nasce ufficialmente nel 1941 con Kurt Hahn, un pedagogo tedesco scappato in Galles per sfuggire alle perecuzioni antisemite. In Galles fonda la scuola di Aderdovevy insieme all’inglese Lawrence Holt, il primo vero esempio di formazione esperienziale.
Il team building manageriale e aziendale che conosciamo oggi nelle realtà internazionali è la diretta evoluzione della metodologia educativa di Aderdovevy. La formazione esperienziale si è poi diffusa a macchia d’olio con estrema rapidità già negli anni ’50 negli Stati Uniti, arrivando quasi 30 anni dopo in Europa e solo negli anni ’90 in Italia.
Oggi è chiaro come sia semplice raggiungere gli obiettivi aziendali in un contesto dove il team building è alimentato e solido, al contrario di ciò che accade in un luogo di lavoro dove regnano disaccordo e conflitti.
Sempre secondo la 24 Ore Business School, attraverso le attività di team building, i dipendenti hanno la possibilità di:
- acquisire nuove competenze, rapportandosi in modo costante con i colleghi e mirando a generare nuove idee utili alla crescita dell’azienda;
- suddividere i diversi compiti, ciascun dipendente sarà portato a svolgere un compito differente, così da aumentare la produttività dell’organizzazione;
- sperimentare dinamiche di gioco: i partecipanti hanno la possibilità di sperimentare in modo divertente le attività proposte, allontanandosi dal piano lavorativo. Ciò consente loro di riflettere sulle diverse dinamiche del team che possono essere produttive o distruttive.
Il team building “moderno” si sviluppa secondo 3 filoni:
- Natural team building: tutto ciò che nasce da iniziative spontanee;
- Team building facilitati: attività organizzate e progettate dal team HR (quasi sempre) o da altri reparti dell’azienda per facilitare la conoscenza delle risorse;
- Team building forzati: imposte dall’azienda e spesso meno efficaci delle prime due varianti
Approfondiremo nei prossimi focus le varie sfaccettature del team building aziendale e i risultati che si ottengono consolidandolo all’interno delle strategie di business, anche con esempi delle attività di questi anni in Dc Group e del successo che hanno ottenuto!