S.OLDI, O.PPORTUNITÀ, S.TABILITÀ:

Luglio 20, 2023

S.OLDI, O.PPORTUNITÀ, S.TABILITÀ:

3 PILLAR ALLA BASE DELLA FUGA DI CERVELLI CHE COSTA ALL’ITALIA 14 MILIONI DI EURO ALL’ANNO

 

Se sei un talento e sei alla ricerca di soldi, stabilità e opportunità di carriera… vai all’estero. È questo il risultato della ricerca approfondita dal titolo “Italiani emigrati all’estero” realizzata dalla docente di gestione delle risorse umane Serena Gianfaldoni dell’Università di Pisa. La ricerca ha raccolto e analizzato 43.524 dati (estrapolati da 837 questionari) ed ha confermato che in cima ai desideri di chi lascia l’Italia c’è sempre il ‘dio denaro’.

<<Partono in tanti, tornano in pochi: ben 5,8 milioni sono gli italiani iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero. Nel 2020 (secondo gli ultimi dati disponibili) il saldo migratorio, ossia la differenza tra quanti sono tornati e quanti sono partiti, è risultato negativo, pari a 65 mila unità. E ancora: nel 2022 il nostro Paese ha perso lo 0,5 per cento di popolazione residente, cresciuta all’estero del 2,7 per cento. Sono gli “italiani con il trattino”, dagli italo-argentini agli italo-tedeschi, agli italo-svizzeri, agli italo-brasiliani, agli italo-francesi, agli italo-inglesi e così via>>, scrive Filippo Poletti su Il Sole 24 Ore – Econopoly

 

  • Dalla ricerca emerge la fuga dei talenti dall’Italia, trova 5 propulsori che ricorrono in quasi tutti i questionari:

 

  • scarsa gratificazione economica (59%)
  • precarietà del lavoro (47%)
  • scarsa possibilità di avanzamenti e progressione di carriera (46%)
  • scarso riconoscimento delle abilità

(44%)

  • disorganizzazione (39%)

 

Ciò che in Italia è un punto di debolezza, all’estero è un punto di forza e questo crea l’attrazione e l’appeal degli altri Paesi nei confronti del nostro.

 

  • Dalla ricerca emerge ancora che chi salpa verso l’estero apprezza:

 

  • buona condizione economica raggiunta (47%)
  • buona remunerazione rispetto al costo della vita (30%)
  • cultura del Paese di adozione (12%)

 

  • Ad accrescere il rimpianto per la perdita di talenti emerge la ‘nostalgia’ degli emigrati per l’Italia:

 

II 43% degli interpellati frequenta amici di origine italiana, il 57% dice di venire in Italia più di una volta all’anno e ben il 92% dichiara di essere tornato da parenti e amici

 

  • Il dato più allarmante è quello economico:

La fuga di talenti significa anche fuga di soldi: l’emigrazione costa all’Italia

circa 14 miliardi di euro all’anno, ovvero l’1% di PIL

 

La soluzione? Se si verificasse anche il contrario, ovvero la fuga di talenti dall’estero all’Italia, il saldo netto sarebbe in pari.

 

<<La mobilità, che di per sé non è un male, diventa perfetta solo se si crea un continuo scambio tra realtà nazionali tutte attraenti per i lavoratori>>, leggiamo ancora su Il Sole 24 Ore. L’Italia, che attrae per certi aspetti della vita quotidiana (clima, cibo, storia, cultura, bellezza) più di ogni altro Paese, rischia di diventare completamente fuori mercato per il mercato del lavoro se non si interviene in maniera consistente e con investimenti importanti nei prossimi anni.

 

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