Se si parte dall’esperienza dei lavoratori, se si ascolta quello che pensano, si capisce che un buon lavoro non è solo una buona paga e un orario su misura, ma ha che fare con qualcosa di più. Si capisce che a ciascuno deve essere lasciata la possibilità di coltivare, ogni giorno della vita, una idea di futuro.
Abbiamo recentemente approfondito la soddisfazione degli italiani sul lavoro e i motivi per i quali ritenersi soddisfatti della propria giornata lavorativa > https://www.dcgroupitalia.com/press/soddisfatto-della-tua-attuale-posizione-lavorativa/. Oggi il nostro focus è incentrato sul tipo di rapporto che si instaura sul posto di lavoro (reale o virtuale), se e come valorizza l’opinione e le idee di ogni risorsa al pari di un’altra, indipendentemente dal ruolo ricoperto.
Uno dei valori su cui Dc Group punta maggiormente è proprio quello di dare spazio alle intuizioni di ogni risorsa, riservandosi poi, ovviamente, di valutarne bontà e fattibilità. Spesso, nuovi progetti e nuovi percorsi hanno seguito il percorso inverso nella nostra azienda, ovvero sono partiti da spunti delle risorse ed arrivati, apprezzati ed approvati da chi poi decide se dare seguito o meno a nuove iniziative.
Se si guarda solamente ai rapporti non legati al business con i colleghi, a quelle relazioni che vengono intessute volontariamente o forzosamente in mensa, in ufficio, durante le call o davanti a un distributore di bibite o nelle stanze delle riunioni, la maggior parte dei lavoratori afferma di avere buone relazioni sia con i collaboratori sia con il management, senza nessun tipo di complesso o timore reverenziale e senza far venire meno mai il rispetto reciproco.
Se invece ci si sposta su idee e opinioni relative ad aspetti del business il discorso e le percentuali cambiano.
Secondo l’ultimo REPORT SUL SENTIMENT LAVORATIVO ETHICJOBS <<Interpolando diversi aspetti del quotidiano lavorativo è possibile stimare l’attaccamento (oppure detto “engagement”) dei dipendenti alla propria azienda e il relativo impatto economico sulla gestione aziendale>> e misurarne l’incidenza in termini di idee e opinioni all’interno del processo decisionale.
L’employee engagement è la capacità dell’impresa di rendere i dipendenti coinvolti nel rispetto dei valori aziendali e nella realizzazione degli obiettivi che l’impresa si pone. Ingaggiando i propri collaboratori e rendendoli motivati nel contribuire al successo dell’organizzazione e capaci al tempo stesso di aumentare il proprio benessere, si ottiene un doppio risultato: si valorizzano idee e opinioni di ognuno con un ritorno per l’azienda anche in termini di business.
Questo processo a livello teorico è stato recepito dalla maggior parte delle società italiane, ed è presente in quasi tutte le presentazioni aziendali, quando vengono rese note mission e vision. All’atto pratico, però, poco più della metà dei lavoratori in Italia dichiara di percepire stima e considerazione per le proprie opinioni ed idee in relazione al business del team di appartenenza. Nei casi peggiori non viene rilevata nemmeno la possibilità di esprimere idee ed opinioni, nelle best practice tutte le idee vengono valutate senza preclusioni e votate da chi ha l’ultima parola sulle decisioni. La certezza è che nella valutazione di proposte e nella realizzazione di progetti, più idee e più opinioni rappresentano sempre e comunque una ricchezza!