Poco o nulla per ridurre il consumo di plastica negli ultimi 12 mesi. Gli involucri riutilizzabili sono solo il 2% della plastica sul mercato
Il report della Ellen MacArthur Foundation ha raccolto i dati di 18 governi e 130 multinazionali, che rappresentano più di un quinto del mercato globale degli imballaggi. Tra queste Coca Cola, Danone, Mars, L’Oreal e Ferrero. Promesse non mantenute dalle multinazionali e obiettivi non raggiunti negli ultimi 12 mesi, più virtuose le piccole, medie e grandi aziende. Ma il bilancio è terribile: nel 2040 la quantità di plastica dispersa negli oceani triplicherà arrivando a 29 milioni di tonnellate!
Dati supportati anche dal rapporto “Plastica: Il costo per la società, l’ambiente e l’economia” (WWF). Il rapporto stima che entro il 2040 altri 29 milioni di tonnellate di plastica saranno riversate nelle acque, portando la quantità totale di plastica accumulata negli oceani a 600 milioni di tonnellate. Le emissioni di gas serra (GHG) legate al ciclo di biodegradabilità della plastica arriveranno al 20% dell’intero bilancio globale del carbonio, con effetto devastante sulla crisi climatica già in atto. Il WWF chiede un approccio globale e a 360° a tutti i governi per arrivare alla redazione di un Trattato globale legalmente vincolante sull’inquinamento della plastica marina, come è stato ribadito alla Quinta Assemblea per l’Ambiente delle Nazioni Unite (febbraio 2022). Un coordinamento mondiale con delle norme chiare è fondamentale per giungere nel prossimo futuro a liberare l’ambiente dal problema cronico e decennale dell’inquinamento da plastica.
Durante il Congresso Mondiale sulla Conservazione della Natura dell’IUCN, sono stati resi noti ulteriori dati allarmanti relativi all’inquinamento da plastica, ma, fortunatamente, il processo di sensibilizzazione a livello mondiale sta accelerando: più di due milioni di persone hanno firmato una petizione pro riduzione utilizzo plastica non riutilizzabile e oltre 75 multinazionali, a pochi giorni dalla Giornata della Terra >Link, hanno confermato la volontà di trasformare le promesse di plastica in fatti concreti.
104 Paesi ONU hanno avallato la necessità di un nuovo Trattato globale per contrastare l’inquinamento da plastica.
“È la prima volta che abbiamo una valutazione così chiara di alcuni dei costi non contabilizzati che l’inquinamento da plastica impone alla società ed è un peso troppo alto da sopportare – sia per le persone sia per l’ambiente. Drammaticamente l’inquinamento da plastica non mostra segni di rallentamento, ma la consapevolezza che vada fermato è oggi molto più diffusa di ieri. Abbiamo bisogno di un Trattato delle Nazioni Unite sull’inquinamento della plastica che aggreghi governi, aziende e consumatori intorno a obiettivi chiari di riduzione, raccolta, riciclo, individuando alternative sostenibili per fermare la dispersione di plastica nell’ambiente entro il 2030”. Marco Lambertini, direttore generale del WWF International.
Impegniamoci tutti, nel nostro piccolo e un obiettivo che oggi appare molto lontano, sarà sempre più vicino!