Ricominciare a 60 anni e raggiungere l’apice alla soglia dei 90 anni. Non è la trama di un film, ma la storia di Giuseppe Crippa, miliardario a 87 anni
Andare in pensione e trovare la propria identità professionale, una nuova identità nel mondo del lavoro. Succede raramente, ma quando succede, la notizia ha un’eco mondiale! Giuseppe Crippa è nato a Merate nel 1935 e cresciuto a Robbiate, in provincia di Lecco, durante la 2ª guerra mondiale.
“Per alleviare la tensione, io e altri bambini distribuivamo caramelle a tutti coloro che si nascondevano con noi, mentre aspettavamo di poter uscire”, ha dichiarato a Merate Online.
Nel 1995 (a 60 anni) accetta una proposta di liquidazione dal vecchio impiego in TMicroelectronics (Stm), azienda italo-francese di semiconduttori, dopo 35 anni di lavoro e decide di mettersi in proprio, iniziando a produrre dispositivi per testare i microchip.
A febbraio 2022 la sua azienda, che ha clienti come Apple e Samsung, si è finalmente quotata in Borsa e sempre dal 2022 è tra gli uomini più ricchi d’Italia secondo Forbes. Oggi è divenuto “famoso” come fondatore dell’azienda tecnologica Technoprobe di cui è stato Amministratore delegato fino al 2017 e che gli ha permesso di dichiarare un patrimonio di circa 4 miliardi di dollari alla soglia dei 90 anni.
Crippa ha dato vita ad un’idea che aveva in testa dal 1989 aprendo la sede di Technoprobe in una cittadina nella provincia di Milano. Qui iniziò a realizzare probe card – minuscoli dischi la cui superficie è coperta quasi interamente di aghi che aderiscono ai microchip per testarli – e fino al 2010 li vendette con buon profitto al suo ex datore di lavoro.
Stefano Felici, attuale Ad di Technoprobe e nipote di Crippa, ha dichiarato in una recente intervista:
“Era una persona molto creativa. Per riparare una probe card, dovevi mandarla in America. Ci volevano due settimane. Allora Giuseppe ideò un processo per produrle nella sua cucina”.
Un’idea semplice e funzionale, realizzata attraverso l’esperienza sul campo del precedente lavoro, che porta oggi Technoprobe ad essere uno dei principali produttori di probe card al mondo. La società vende i suoi prodotti a colossi mondiali come Apple, Qualcomm, Samsung e Nvidia o a produttori di semiconduttori come Amd, Intel e la stessa Tsmc.
<<Lo scorso anno Technoprobe ha finalmente superato il suo principale concorrente: FormFactor, azienda con sede a Livermore, in California. Ha infatti registrato un utile netto di 136 milioni di dollari su entrate di 446 milioni, contro i 436 milioni della divisione corrispondente di FormFactor>>, scrive Giacomo Tognini su Forbes.it
La storia di Crippa dimostra che l’età non è un ostacolo alla creatività e alle idee e che arrivare alla pensione non è l’inizio dello scivolo professionale che porta alla “vita da pensionato”: dipende da cosa si vuole! Crippa è oggi uno degli otto nuovi miliardari di quest’anno. Tra gli altri sette ci sono altri due ultra 80enni, Marvy Finger e William Franke. Technoprobe ora ha aperto sedi anche a Taiwan e nelle Filippine.
Chissà cos’avrà in mente Crippa per i prossimi 20 anni…