MATTIA BARBAROSSA, 20 ANNI E UN’IMPRESA… SPAZIALE!

Novembre 4, 2022

La scorsa settimana vi abbiamo raccontato la storia di Giuseppe Crippa, nel focus «Non è mai troppo tardi: #GiuseppeCrippa, imprenditore divenuto di successo ad 87 anni» > Link e avevamo tratto una morale dall’evoluzione della sua carriera, ovvero: le buone idee e la creatività non hanno età! E proprio seguendo questo principio, oggi vi raccontiamo la storia di Mattia Barbarossa, divenuto imprenditore di successo a 18 anni.

Mattia Barbarossa è di Napoli, ha 20 anni e un diploma al liceo Villari. Talento precoce. A 13 anni ha tenuto la sua prima conferenza, a 15 anni ha partecipa a una competizione organizzata dalla NASA. Nel 2020 è stato inserito da Forbes nella prestigiosa lista dei 100 giovani italiani under 30 più promettenti dell’anno, primo nella sezione Scienze.

Un anno prima, nel 2019 e a soli 18 anni, Mattia ha fondato (insieme a con Luca Principi e Massimiliano Masciarelli) la start-up innovativa nel settore aerospaziale Sidereus Space Dynamics, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative nel settore della Space Economy!

Insomma, l’idea è quella di sviluppare sistemi di trasporto e tecnologie spaziali destinati allo spazio. Oggi la sua Sidereus Space Dynamics ha incassato una sovvenzione di 1,5 milioni di euro, sottoscritta da Cdp Venture Capital sgr tramite il Fondo Italia Venture II, e il fondo Primo Space, gestito da Primo Ventures. A credere in lui, oltre a sé stesso, oramai sono in tanti!

«Voglio semplificare il passaggio allo spazio orbitale più vicino alla Terra, la bassa orbita terrestre, a circa 550 km dalla superficie. Da lì, si può fare molto, per esempio trasportare cose e persone. Partendo dallo spazio, in soli 40 minuti si può raggiungere qualsiasi punto della Terra. Poi, nei prossimi anni, assisteremo al salto planetario. L’umanità colonizzerà lo spazio attorno alla Terra e si sposterà verso altri pianeti», ha dichiarato in una recente intervista su Millionaire.it

Sidereus Space Dynamics sta portando avanti i suoi progetti, alla velocità della luce!

«Stiamo realizzando razzi Eos, lanciatori di nuova generazione, che possono partire da qualsiasi luogo della terra in poche ore, utilizzando propellenti sicuri, immagazzinabili e a emissioni zero. I razzi si riutilizzano, perché possono essere governati in sicurezza, eseguire operazioni anche in orbita, atterrare. Vogliamo offrire una tecnologia accessibile a tutti. Entro il 2030, permetterà anche il lancio di cargo e persone».

Alla base di questo enfant prodige, la passione per lo spazio e la volontà di inseguirla fin dai primi anni di vita, come conferma lui stesso.

«Ho scalato il Vesuvio 10 volte, cercavo di fotografare i fulmini, inseguendo i temporali. I miei assecondavano le mie follie. A 10 anni ho cominciato a studiare lo spazio. Volevo fare l’inventore. Facevo progetti. Ho sfinito il direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, fin quando mi ha permesso di tenere conferenze. La prima, sull’esplorazione dello spazio profondo, l’ho tenuta a 13 anni. Le mie tecnologie erano al limite del fattibile, ci sono sempre resistenze verso l’innovazione spinta, in ambiente accademico. Ho pensato di avviare un’impresa mia. Avevo solo 17 anni. Ci ho lavorato su per mesi, dormendo pochissimo, sino ai miei 18. Poi ho fondato Sidereus Space Dynamics».

Dunque, cari lettori, non abbiamo più scuse: qualsiasi sia la vostra età, le storie che vi stiamo raccontando mostrano un insegnamento di fondo: perseguite le vostre idee, i vostri interessi, coltivate le vostre passioni perché non è mai troppo presto, né troppo tardi per realizzare i vostri progetti!

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