Leader of the future: servirà un mix di nuove competenze!

Settembre 9, 2021

Non solo risorse al passo coi tempi, ma anche leader aziendali in grado di anticiparli: alcuni docenti universitari hanno stilato 10 nuove soft skill che i capi d’azienda dovranno necessariamente far proprie o implementare nel prossimo futuro

Abbiamo letto in tutte le salse che il mondo del lavoro sta cambiando, che siamo in una fase di transizione, che dobbiamo ripensare il nostro approccio al mondo del lavoro: siamo sostanzialmente entrando in una nuova era. Quando un intero settore si sposta verso un nuovo stato di equilibrio, tutti gli attori che ne fanno parte devono seguirne il flusso, per non essere tagliati fuori. Sulla bontà delle iniziative di skilling, upskilling e reskilling delle risorse in questa nuova fase concordiamo tutti, ma non abbiamo molte pezze d’appoggio per quel che riguarda la ridefinizione del ruolo dei leader aziendali del domani.

Viene in nostro soccorso un’indagine condotta da Espresso Communication per Great Place to Work Italia che ha interpellato un panel di 20 professori universitari per sviscerare le 10 soft skill imprescindibili per il futuro of work.

Quale mix di competenze ci aspettiamo dai leader aziendali del futuro? Eccole in rigoroso ordine di importanza:

      1. L’ascolto attivo di tutte le risorse dell’azienda
      2. Il motivational speaking: un leader deve essere in grado di ispirare sicurezza, fiducia, positività
      3. Le interpersonal skill, la capacità di avere un approccio gentile come biglietto da visita
      4. La leadership collettiva: saper demandare ai propri collaboratori quando è possibile
      5. Il time management, ovvero la capacità di organizzare tempi e spazi all’interno del business
      6. Favorire lo scambio di opinioni a tutti i livelli
      7. Promuovere iniziative per il costante miglioramento professionale e personale delle risorse
      8. La comunicazione efficace, con i clienti e con i collaboratori
      9. L’empatia: saper comprendere le esigenze di tutti
      10. La flessibilità e la capacità di adattarsi sempre e comunque

 

Alessandro Zollo, Ad di Great Place to Work® Italia, ha aggiunto “Essere leader significa essere una fonte d’ispirazione e, soprattutto, un grande ascoltatore. La pandemia ha velocizzato il processo di evoluzione dei capi d’impresa che hanno dovuto dare inizio ad un processo di trasformazione aziendale per adattarsi alle nuove esigenze dei propri collaboratori e non solo. A tal proposito emerge la figura del leader gentile, ovvero colui che motiva i propri collaboratori, invitandoli a dare il meglio: il capo d’impresa in questione si dimostra un vero e proprio coach, un punto di riferimento per tutti coloro che fanno parte del workplace.

Restando sulla stessa lunghezza d’onda, empatia e flessibilità sono e saranno sempre di più i tratti distintivi della categoria, poiché il successo di un’azienda dipenderà sempre dalla capacità dei leader di mettere le persone nella condizione più corretta e performante possibile per creare così un clima aziendale, e di conseguenza anche un employee experience, favorevole all’esecuzione delle mansioni professionali delegate e al raggiungimento dei risultati sperati”.

Non più gerarchie e distanza tra le risorse, quindi, ma capacità di muoversi su più livelli, pur mantenendo riconoscibile l’importanza del ruolo. In Dc Group ricordiamo sempre che la distanza e lo scollamento che si vive in azienda si percepisce anche all’esterno!

 

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