La sindrome dell’asimmetria informativa (o supercazzola professionale)

Giugno 22, 2022

Molti rapporti di lavoro, negli ultimi anni, vengono instaurati attraverso l’ostentazione di competenze o presunte tali. Rivendicare competenze che si hanno (nel migliore dei casi) provoca una distorsione del piano comunicativo tra gli interlocutori: chi ha più competenze – o chi le inventa – si pone in una posizione di superiorità: è la sindrome dell’asimmetria informativa, ma anche, banalmente, una supercazzola professionale

È un nuovo strumento di potere, anche su LinkedIn: ti mostro “le mie medaglie” e ti metto in una condizione subordinata. Funziona? Parrebbe di sì! Secondo Mirko Saini le persone affette da sindrome dell’asimmetria informativa si riconoscono facilmente:

      • Si trincerano dietro linguaggi tecnici;
      • Spesso condiscono le loro affermazioni con inglesismi con lo scopo di aumentare le distanze tra ciò che sanno sull’argomento e ciò che sai tu;
      • Quando ti parlano del proprio lavoro e non sono stimolati dalla fattura appena staccata, te la fanno così pesare manco fossero gli unici depositari del sapere!

Scrive su LinkedIn Caffè – The Social Seller, il suo blog. Ditemi che già non avete pensato a qualche collega/capo/conoscente/interlocutore con cui vi siete imbattuti nel vostro percorso professionale o anche su LinkedIn!

Chi scrive l’articolo (Danilo Stancato – Communication Specialist Dc Group) ricorda un colloquio di lavoro infarcito di inglesismi, salvo poi rendersi conto che l’interlocutore, recruiter vecchio stampo, chiamava le chiavi usb in un altro modo: floppy disk! Forse in preda ad un delirio nostalgico di tempi andati…

<<Solo loro sanno. Solo loro capiscono e se proprio devono rispondere alle tue domande lo fanno con quello spirito di sufficienza tra le cui righe puoi quasi leggere “tu non sai cosa so fare io e quanto è complicato ciò che faccio. Tu non hai idea di quello che potrei fare per te se solo ti decidessi di fissare un appuntamento col sottoscritto (non ora però che sono impegnato. Richiamami lunedì), e dietro pagamento di lauta parcella permetterti finalmente di farti abbeverare al mio sapere>> leggiamo ancora su LinkedIn Caffè – The Social Seller

A cosa porta questa mistificazione della realtà? Purtroppo spesso l’abilità nell’impostare la supercazzola professionale riesce ad assicurare risultati. Dipende dalla “furbizia” di chi ne fa uso, dalla capacità di intrattenere rapporti, dal contesto in cui la si utilizza. È pur vero che l’era in cui tutti siamo super informati su tutto e su tutti assottiglia sempre più il margine di “impostori” o di chi si spaccia per quello che non è.

Un consiglio: spacciatevi sempre per quello che siete e investite sulla competenza, sulla credibilità e sulla coerenza professionale: sembra una banalità, ma il giorno in cui tutti avremo questo approccio al percorso lavorativo, sarà un mondo migliore in cui tutto il gap che il nostro mercato del lavoro paga nei confronti degli altri Paesi sarà solo un brutto ricordo!

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