Il capo ti contatta fuori dall’orario di lavoro. Come ti comporti?

Novembre 12, 2021

Un articolo di Alessio Lana sul Corriere della Sera ci offre lo spunto per approfondire un tema già trattato nei mesi scorsi sul nostro blog e sulla nostra pagina LinkedIn: il capo ti contatta fuori dall’orario di lavoro… Come ti comporti?

1) Sono sempre disponibile

2) Non rispondo, non mi riguarda

3)Va bene, purché accada una tantum

4) Se diventa la prassi, pongo un freno

5) Dipende da cosa sto facendo

Da quando “esiste” il lavoro, esistono capi e aziende che non limitano la loro azione negli orari d’ufficio, ma che tendono a mantenere un “cordone ombelicale” sempre teso anche al di fuori dell’orario di lavoro prestabilito. Come comportarsi e come reagire? Il tema si è acuito in maniera esponenziale col grande spartiacque dei nostri tempi, la pandemia. Giornate di smart worjing trasformate in giornate di full working o h24 working.

Ma se è un “datore di lavoro” perché mantiene il suo ruolo al di fuori del lavoro?

In questi 2 anni numerose le ipotesi avanzate per regolamentare una dinamica, quella del lavoro da remoto, molto vaga e suscettibile di interpretazioni diverse, ma la vera svolta arriva dal Portogallo che, per primo, ha introdotto una nuova legge valida erga omnes e per tutte le modalità di lavoro: i datori di lavoro non possono più contattare i dipendenti fuori orario, né monitorarli mentre lavorano da casa. È un cambio di prospettiva netto, che non lascia zone d’ombra e dà una base giuridica al dipendente che voglia “staccare” dalle incombenze del lavoro all’orario prestabilito. Allo stesso tempo il datore di lavoro è consapevole che non rispettando l’intervallo di orario prestabilito, non rispetta la legge.

<<Un emendamento più radicale – scrive Alessio Lana -, il cosiddetto «diritto alla disconnessione» invece non è passato. Prevedeva di poter spegnere del tutto i dispositivi di lavoro una volta finito il turno>>.

L’intervento del Portogallo sulla disciplina del lavoro agile è a 360°: oltre al divieto per i datori di lavoro di sconfinare dagli accordi previsti dal contratto, vengono predisposti una serie di aiuti economici per il pagamento delle bollette e la possibilità di stare a casa finché i figli non hanno compiuto gli otto anni.

La legge, approvata venerdì scorso, mira a ricalibrare l’equilibrio vita-lavoro che, dalla pandemia in poi, sembra non esistere più in tanti Paesi. Queste nuove regole hanno un solo paletto: l’azienda alla quale sono destinate deve avere più di 10 dipendenti. Nel testo perfino una norma anti-isolamento: le aziende dovranno organizzino almeno una riunione in presenza ogni 60 giorni.

Per quanto ci riguarda il problema non si pone: in Dc Group lavorare in presenza o in smart working presuppone il rispetto dello stesso identico orario di lavoro!

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