Il digital report 2022 di “We are social” fotografa gli ultimi 12 mesi degli italiani connessi!
2021, odissea nello spazio digitale, potremmo dire parafrasando il romanzo di fantascienza di Arthur C. Clarke o l’adattamento su schermo di Stanley Kubrick. Questo perché abbiamo assistito a 12 mesi di nuovi assestamenti, di nuovi adattamenti, di incertezza e della percezione di un futuro dall’equilibrio ancora delicato, come dimostrato poi dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina nel 2022, in corso da 42 giorni. Inevitabilmente ciò si è riversato anche sui nostri comportamenti “digitali”. A fronte di un calo della popolazione generale italiana, aumentano presenze e connessioni online, ma dalla durata inferiore rispetto al 2020.
“Aumentano però sia le persone connesse ad internet, che sono quasi 51 milioni (+1,7%), sia soprattutto quelle attive sulle piattaforme social, che sono oltre 43 milioni (+5,4%). Passiamo, in generale, un po’ meno tempo online. Questo valore rimane alto (sopra le 6 ore) ma cala di circa il 3% rispetto ad un 2020 in cui, va detto, ci eravamo riversati online in maniera abbastanza evidente.”, scrive Matteo Starri Research & Insight Director, We Are Social
Rispetto allo scorso anno crescono i numeri di ricerche stampa e ascolto di musica in streaming, mentre calano gli strumenti di intrattenimento, i podcast, l’ascolto della radio, l’entertainment sulle piatteforme social. Il ricorso alla rete è oramai “pane quotidiano” e per diverse motivazioni: cerchiamo informazioni, news, modi per fare cose, idee, ispirazione, svago, relax, fitness, insomma, di tutto e di più!
<<Proprio in tema di ricerche, più di una persona su 5 utilizza assistenti vocali almeno ogni settimana; quasi una persona su 3 cerca informazioni su brand, prodotti o servizi sui social media; quasi una persona su 4 utilizza strumenti per la ricerca per immagini da mobile almeno su base mensile; quasi 3 su 10 utilizzano mensilmente strumenti di traduzione online>>, specifica Matteo Starri su We Are Social.
9 italiani su 10 guarda regolarmente video ogni settimana, quasi la metà di matrice musicale, seguiti dai video tutorial e da video divertenti.
Si mantiene molto alta la percentuale di chi cerca svago attraverso i videogiochi con smartphone (62%), ma anche con console (38%) e computer (35%).
In aumento anche il ricorso ai servizi finanziari, con 1 italiano su 3 che fa ricorso ad app del settore ogni mese, 1/8 paga con smartphone, 1/15 è entrato nel mondo delle cryptovalute.
<<Per quanto riguarda l’utilizzo delle piattaforme social, abbiamo visto un anno di ulteriore crescita per quanto riguarda l’onboarding di nuovi utenti (+5,4%), ma un leggero rallentamento per quanto riguarda il tempo speso online (-5 minuti al giorno rispetto alla rilevazione 2021) sui 6 profili che le persone usano regolarmente>>, leggiamo su We Are Social.
Cosa facciamo sui social? Principalmente leggiamo nuove storie, cerchiamo informazioni, ci teniamo in contatto con famiglia e amici, cerchiamo contenuti o prodotti/servizi da acquistare. I social oramai equivalgono ad una grande via commerciale dove sono esposte in vetrina tutte le cose di cui abbiamo bisogno online, ovviamente declinate in base al “linguaggio” di ogni specifica piattaforma!
Tra le piatteforme social più utilizzate resiste in testa Whatsapp, seguito da Facebook e Instagram.
I nostri interessi e motivi di presenza online sono speculari a quelli relativi al traffico sui social
<<Non si ferma neanche la spesa per prodotti digitali (+21%), trainata per valore e crescita principalmente dal mercato videoludico, che contribuisce per quasi la metà di tutti i pagamenti per beni digitali>>, leggiamo ancora su We Are Social!
Insomma la conclusione è che oramai essere connessi ed essere presenti sui social sia una condizione acquisita da tutti gli italiani! In Dc Group confermiamo l’importanza di essere digitali nell’era digitale per eccellenza, ma mettiamo in guardia sull’abuso degli strumenti che oggi abbiamo a disposizione. Questa tematica sarà oggetto anche della nostra prossima survey su LinkedIn!
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