Benessere o non benessere?

Agosto 2, 2023

BENESSERE O NON BENESSERE?

LE AZIENDE PUNTANO TUTTO SUL WELLBEING, LA NUOVA FRONTIERA DEI DIPENDENTI FELICI

 

Sempre più attenzione per il dipendente, per l’ambiente in cui vive e lavora e per le sue esigenze. Un programma di benessere a 360° con risvolti sorprendenti sui livelli di produttività per l’azienda. Sembra un sogno, ma è la nuova frontiera del benessere dei lavoratori e che integra i concetti classici di welfare aziendale: oggi vi parliamo di wellbeing aziendale

 

Il termine inglese wellbeing sta registrando una diffusione sempre maggiore anche in Italia. Può essere tradotto con “benessere”, inteso a 360 gradi: mentale, fisico ed emotivo. In relazione alle politiche aziendali va di pari passo ai concetti più tradizionale di welfare, e ricomprende tutte le azioni che possono essere intraprese per rendere il dipendente motivato, felice e coinvolto nelle attività che svolge.

 

Il wellbeing cura e monitora in particolare:

 

  • Salute fisica
  • Salute psicologica
  • Integrazione e coinvolgimento con ambiente di lavoro.

 

Sempre più aziende mirano a curare le proprie risorse umane in tutti gli aspetti con risultati in termini di produttività sorprendenti.

La maggior parte delle persone trascorre quasi il 60% del proprio tempo al lavoro e farlo in un ambiente confortevole risulta decisivo per arginare

 

  • Lo stress da lavoro
  • Il rischio di infortuni sul lavoro
  • Episodi di mobbing e bullismo.

 

 

“Il wellbeing è permettere alle persone di esprimere al massimo il loro potenziale e di impattare positivamente sulla propria salute e su quella delle persone che le circondano”, afferma il CEO & Co-Founder Matteo Musa.

 

“Quando una persona lavora, ci passa almeno 8 ore al giorno e sviluppa delle relazioni con gli altri, quindi il grado di influenza che può ricevere rispetto ai suoi comportamenti è molto grande. Se le aziende si mettono in testa di avere un impatto positivo su come le persone vivono, senza essere troppo invadenti, questo può avere un impatto sociale importante”, sostiene Luca Foresti, CEO del Centro Medico Santagostino

 

Fabio Comba, HR Director di KPMG, ha puntato l’attenzione sull’importanza di stabilire un wellbeing plan in azienda:

 

“L’equazione è molto semplice. Per dare molta prestanza ai nostri clienti esterni, dobbiamo dare molta attenzione alle nostre risorse siano esse i candidati che persone che lavorano con noi. Immaginarci in un contesto in cui il benessere è una chiave di volta è semplice e paradigmatico”.

L’evoluzione del mondo e del mercato del lavoro colpisce tutti i segmenti, anche quello della cura del dipendente. È fondamentale stare al passo con queste nuove forme di attenzione alle esigenze ed al benessere delle proprie risorse umane per rimanere competitivi rispetto alle altre aziende. In Dc Group monitoriamo sempre anche tutto ciò che riguarda la sfera dei nostri dipendenti con iniziative e persone preposte a questo importante aspetto della vita professionale.

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