Cose che oggi percepiamo come impossibili, in realtà, sono raggiungibili e questo vale nel Cosmo come in ogni microcosmo personale.
Il 12 aprile, la Giornata internazionale del volo spaziale umano, ricorda il 1° lancio di un astronauta (12 aprile 1961) e celebra l’inizio dell’era spaziale per l’umanità, riaffermando l’importante contributo della scienza e della tecnologia spaziale nel mondo di oggi. La giornata mira anche a promuovere l’esplorazione dello spazio esterno per scopi pacifici, ma ha anche una grande carica simbolica: i limiti possono essere superati! Il 12 aprile di 60 anni fa il celeberrimo Yuri Gagarin portò a termine il 1° volo spaziale umano, fantascienza fino a pochi anni prima, fantascienza anche oggi se ci riflettiamo un attimo. Viaggiare nello spazio viene percepito tutt’ora come un qualcosa di extra terreno ed effettivamente lo è, quasi come viaggiare nel tempo. Ma la tecnologia, il progresso, l’ambizione ed il genio umano hanno infranto tante barriere come questa e ciò rappresenta un perfetto esempio di come cose che oggi percepiamo come impossibili, in realtà, sono raggiungibili e questo vale nel cosmo come in ogni nostro microcosmo personale.
CENNI STORICI
Tra il 1957 e il 1975 la corsa allo Spazio tra Usa e Urss, tralasciando in questa sede tutta la simbologia, il significato politico e storico, portò a risultati inimmaginabili per la scienza, la tecnologia e l’umanità. Il 4 ottobre 1957 il 1° satellite terrestre realizzato dall’uomo fu lanciato nello spazio, lo Sputnik, nome tornato prepotentemente in prima linea oggi, per ragioni diverse e che riguardano il vaccino al Covid19, giunto proprio in queste ore in Italia. Dopo soli 4 anni, Gagarin divenne il 1° essere umano a orbitare attorno alla Terra, aprendo ufficialmente <<la straordinaria storia della presenza umana nello spazio e i notevoli risultati conseguiti dal primo volo spaziale umano, in particolare Valentina Tereshkova che divenne la prima donna a orbitare attorno alla Terra il 16 giugno 1963, Neil Armstrong che divenne il primo essere umano a mettere piede sulla superficie della Luna il 20 luglio 1969 e l’attracco delle navicelle Apollo e Soyuz il 17 luglio 1975, essendo la prima missione umana internazionale nello spazio, e ricordiamo che negli ultimi dieci anni l’umanità ha mantenuto una presenza umana permanente multinazionale in spazio esterno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale>>. (Dalla Risoluzione ONU A/RES/65/271)
CONSAPEVOLI DEI LIMITI E PRONTI A SUPERARLI
Lo spazio esterno aggiunge sicuramente una nuova dimensione all’esistenza dell’umanità e questo vale sia per i voli spaziali, sia per i “voli terrestri”, ovvero tutte le sfide che riguardano il nostro emisfero personale, intimo, individuale. Il messaggio che diffondiamo tra i nostri dipendenti Dc Group è di trarre insegnamenti da situazioni che hanno tirato fuori il meglio delle potenzialità di un team, di una squadra, di un settore, di una risorsa.
Le Giornate Internazionali hanno spesso un grande significato, se l’ONU le ha istituite c’è sempre un motivo nobile dietro, e sprecarle senza riflettere sul senso è un’occasione mancata. Per questo motivo oggi vogliamo certo magnificare la storia dei voli spaziali dell’uomo, la ricchezza che abbiamo tratto e che trarremo ancora dall’esplorazione del mondo/dei mondi che ci circondano e la salvaguardia dello Spazio, ma vogliamo anche spronare le nostre risorse e chi ci segue a guardare oltre i propri limiti, a mirare in alto, ad ambire a migliorarsi sempre.
Riconoscere i propri limiti significa anche questo: rispettarli, ma, laddove possibile, tentare di alzare sempre il livello e superarli!